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Dalla nascita allo scioglimento

"Non posso dimenticare che il Rotary di Genova si lega alle fasi più salienti che ha attraversato il Rotary italiano".

Così si esprimeva Omar Ranelletti, ultimo governatore dell'ancora unico Distretto italiano, nell'allocuzione tenuta il 12 febbraio 1955 in occasione della sua visita ufficiale al Club.

In effetti, alcuni dei rotariani genovesi più rappresentativi svolsero ruoli essenziali nelle tormentate vicende del Rotary italiano nel suo primo periodo, dagli albori al forzato autoscioglimento. Del resto, il Club ha saputo mantenere in seguito un alto profilo, dalla ricostituzione nel secondo dopoguerra ad oggi.
La prima iniziativa tendente alla fondazione di un Rotary Club a Genova risale all'ottobre 1918, a guerra non ancora conclusa, quando George Weeman, rappresentante locale dell'America Red Cross, propose all'allora International Association of Rotary Clubs l'avvio della procedura istitutiva. Circostanze varie, fra le quali la contemporanea presenza di altre iniziative, tutte destinate ad esaurirsi, ne impedirono la realizzazione.

Migliore fortuna ebbe la segnalazione avanzata nel novembre 1922 da Godfrey Herstlet, Console britannico a Genova, al connazionale Archibald Campbell, ex presidente dell'Union Club cittadino, se il presidente di quel Club, Felice Seghezza, ingegnere minerario e costruttore, iniziò nell'anno successivo l'opera di proselitismo per l'avvio di un Rotary Club.
L'azione intrapresa in quello stesso periodo dal manager italo-irlandese Leo Giulio Culletton, in seguito socio del Club di Genova, portò alla costituzione del Club primogenito di Milano (20 novembre 1923), seguito da quelli di Trieste e di Genova.

Quest'ultimo, terzo in Italia per anzianità di fondazione, fu inaugurato ufficialmente il 15 novembre 1924 avendo Felice Seghezza quale suo primo Presidente. Lo stesso Seghezza fu il primo italiano ad essere chiamato a far parte del Board del Rotary International (1926/1927), prima ancora di essere eletto quale Governatore in Italia, carica che assunse nell'anno successivo. Fu ancora Seghezza a svolgere un ruolo primario nella soluzione della prima crisi intervenuta colla Chiesa Cattolica (1929) e a sostenere la peculiarità dell'internazionalismo rotariano in anni nei quali il regime accentuava il suo controllo sulle associazioni attive in Italia.

Menzione particolare merita Mattia Moresco, Senatore del Regno, Magnifico Rettore dell'Università di Genova, ultimo Presidente del Club nel suo primo periodo di vita, PHF alla memoria.
In occasione di quella che era ritenuta dai più l'ultima adunanza del Consiglio Nazionale rotariano (10 settembre 1938), prevedibilmente destinata a deliberare l'autoscioglimento del Sodalizio, Moresco fu l'estensore di un Ordine del giorno che invitava "tutte le Sezioni del Rotary Italiano a proseguire con serenità e con fede nella loro attività rotariana".
In ultimo sussulto di orgoglio del Consiglio Nazionale quell'ordine del giorno, dopo un acceso dibattito, fu approvato per acclamazione anche se l'ineluttabile conclusione fu solo rimandata di qualche mese.
Toccò ad Attilio Pozzo, terze Presidente, del Club di Genova e ultimo governatore del Rotary italiano nel periodo compreso fra le due guerre, l'amara esperienza di vederne sancito lo scioglimento (14 novembre 1938), formalmente volontario ma di fatto imposto dal regime.

Dalla rifondazione

Dopo la sua rifondazione (19 novembre 1946)  il Club di Genova fu uno dei protagonisti sia della ripresa delle relazioni internazionali, sia della promozione del processo di integrazione europea. Fu inoltre partecipe al superamento della nuova crisi intervenuta colla Chiesa Cattolica (1951) e consapevole interlocutore nel dibattito conseguente ai mutamenti intervenuti nell'Europa orientale.

Questa sua attenta partecipazione agli orientamenti che andavano maturando nel Rotary International fu uno dei fattori condizionanti le ripetute visite, quasi d'obbligo, che diversi Presidenti internazionali resero al Club nel corso del loro tour in Europa. E' significativo, a questo proposito, il giudizio del Presidente internazionale Nitish Laharry, secondo il quale il Club di Genova era espressione di "uomini che compendiano intelligenze idealistiche e grande realismo".

Di rilievo fu anche la costituzione, sin dal 1959, di un Gruppo Giovani, precursore di quello che molti anni dopo sarebbe diventato il Rotaract.
Meditata e prudente adesione al programma di espansione del Rotary International fu espressa anche dal patrocionio alla costituzione del Club Genova Est (1961) e, molti anni dopo, del Club Genova Centro Storico (2004). Tipica espressione, codesta, della consolidata politica comune ormai ai 10 Club genovesi forti di oltre 900 soci, tendente a rafforzare le compagini societarie piuttosto che a favorire la nascita di strutture precarie, surrettiziamente prospettate e destinate a sopravvivere stentatamente in una sorta di limbo.
Rimane pure ferm il convincimento che margini di espansione tuttora esistano, se rapportati a basi solide.
Ciò è reso evidente dal fatto che il Rappresentante Speciale del Governatore deputato alla costituzione del già ricordato Club Genova Centro Storicoe dell'ancor più recente Club di Portofino (2007) è stato un socio del Club di Genova.

In tutto il suo percorso il Club ha avuto fra i suoi soci esponenti fra i più rappresentativi della società e tuttora annovera personaggi di rilievo primario nel mondo della cultura, delle professioni, dell'imprenditoria, della finanza.
Sul piano strattamente rotariano la sua rilevanza risulta anche dal fatto che ha espresso 7 Governatori e 2 Board Directors, condizione non comune nel panorama nazionale.

 

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Ambiti di intervento

Sin dai suoi inizi il Club di Genova privilegiò interventi destinati alla comunità. Il loro elenco richiederebbe molte pagine. Valgano qui, ad esempio, il primo e l'ultimo di questi interventi in ordine di tempo, in quanto espressione di una continuità di intenti. Nel 1925 il Club stanziò l'allora cospicua somma di Lit. 250.000 per la realizzazione dell'Ospedale Universitario San Martino, di un centro di terapia radiante antitumorale, uno dei primi sorti in Europa. Decenni dopo, nel 2012, il Club, nell'ambito del pluriennale Piano Direttivo del Rotary, primo ad essere realizzato in ambito distrettuale, ha istituito corsi di formazione informatica destinatia ragazzi dal percorso scolastico accidentato a causa di condizioni famigliari o sociali, ovvero in affidamento per disposizione del Tribunale dei Minori.
La particolare attenzione alla realtà locale non è mai andata a discapito della partecipazione alle grandi operazioni della Rotary Foundation, come è dimostrato dalla posizione di vertice raggiunta dal Club in riferimento al contributo finanziario dato nell'anno corrente all'operazione planetaria End Polio Now.
Su un altro versante, il Club ha sempre tenuto in alta considerazione l'aspetto culturale, a cominciare dalla rappresentanza nei suoi ranghi di intellettuali quali Eugenio Montale, ammesso al Club nel 1925 all'età di 29 anni.
Sul piano operativo sarà qui sufficiente ricordare i primi restauri alla facciata della gotica Chiesa di S. Agostino, gli interventi per il ripristino di sale espositive a Palazzo Rosso e a Palazzo Bianco e per la fruibilità del patrimonio librario antico della Civica Biblioteca Berio, la promozione di mostre tematiche, sino alla pubblicazione, realizzata anch'essa nell'ambito del Piano Direttivo di Club, della serie Quaderni dei Musei di Strada Nuova. Collegamento al libro sulla storia del Club (click).
Il Club di Genova, forte della sua ringiovanita componente di 170 soci e della significativa partecipazione femminile, ha ora ripreso orgogliosamente nel suo gagliardetto l'antica immagine della Croce di San Giorgio e del Grifone, simbolo della volontà di rinnovamento nel solco della tradizione.

 

Directors Board R.I.

  • 1926-1927     Felice SEGHEZZA
  • 1976-1977     Roberto BOCCIARDO
  • 1977-1978     Roberto BOCCIARDO
  • 2014-2015     Giuseppe VIALE
  • 2015-2016     Giuseppe VIALE


Past Governors

  • 1927-1928     Felice SEGHEZZA
  • 1938-1939     Gian Attilio POZZO
  • 1956-1957     Vincent ARDISSONE
  • 1961-1962     Giacomo COSTA
  • 1974-1975     Roberto BOCCIARDO
  • 1981-1982     Mario PATRONE
  • 2002-2003     Giuseppe VIALE
  • 2009-2010     Alessandro PASTORINI
  • 2015-2016     Gianni VERNAZZA